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Recensione Serie Tv e Film (17 Aprile 2020)

Recensione "Chernobyl"

Anni 80, divertimento, musica e colori distinguono questi anni. Dove tutto sembra possibile, anche una riconciliazione tra URSS e USA, con la mitica stretta di mano tra Reagan e Gorbaciov. Questa positività viene quasi distrutta da una catastrofe, un guasto, un incidente che mette in ginocchio un’intera area dell’Europa e che terrorizza il mondo intero.

E’ notte, una come tante. Un cambio di turno, dei test, routine, nulla che dovrebbe andare storto, ma quella notte un insieme di coincidenza e decisioni sbagliate creano la più grande esplosione nucleare, Chernobyl.


Questa serie TV, che porta il nome della catastrofe, di sicuro non è adatta a tutti. Scene forti, crude e drammatiche vengono mostrate senza filtri, raccontandoci ciò che è successo, senza timore. Rendendo giustizia a eroi senza nome che ci hanno salvato.

Chernobyl è l’emblema di ciò che si sarebbe potuto evitare se tutti avessero fatto ciò che ci si aspettava da loro. Lo stato, chi comandava, ha deciso arbitrariamente di risparmiare sui materiali e sicurezza creando così bombe ad orologeria.


Sullo schermo vediamo scorrere non solo immagini di potenti che si nascondono, ma anche quelle di gente comune che rischia la propria vita per un bene superiore.

Coraggio e orgoglio camminano al fianco di uomini dai volti stanchi, dalle carni distrutte e dai destini segnati.


Raccontarvi ogni immagine, ogni attimo di ciò che vivono è impossibile. Troppe le cose che mi sono rimaste in testa. Troppe lo cose che non sapevo, che ci hanno nascoste, che solo dopo anni sono state rese pubbliche. Posso dirvi quello che ho provato: dolore misto a rabbia. Dolore per le vite perse, per un luogo che ormai non può essere abitato, per un futuro distrutto. Rabbia per tutte quelle persone che sapevano e hanno taciuto.

Una storia vera, che unisce la drammaticità della realtà, e piccole storie parallele scaturite dalle fantasia dello sceneggiatore che colorano la serie.

Se volete conoscere uno spaccato del nostro passato questa serie fa per voi.

Da Michele è tutto.

La serie può essere vista sulla piattaforma NowTV.


Recensione "Chiamami col tuo nome"

Buongiorno o buonasera a tutti cari amici, anche questa settimana tra le proposte c'è un film romantico, ma vi prometto che questa sarà l'ultima volta.

Se invece sei un amante dei film amorosi, passionali o romantici e per te più film sono, meglio è, beh sei capitato o capitata nel posto giusto!


Infatti questo venerdì abbiamo una proposta purtroppo non troppo consueta tra i film d'amore, ma che sarà in grado di emozionarvi e coinvolgervi profondamente!

Amici, ecco a voi “Call me by your name”, il film di Luca Guadagnino ormai uscito nel 2018 che è possibile trovare solo su piattaforme quali netflix, youtube o altri. Per l'appunto i contenuti troppo espliciti e sessualmente spinti non hanno permesso alla pellicola di essere mostrata al grande pubblico, perciò se pensate che certi contenuti possano in qualche modo turbarvi non è strettamente consigliata la visione di questo film.


Ma veniamo a noi! È l'estate del 1983 ci troviamo in una cittadina del nord Italia dove

Elio, un giovane ragazzo diciassettenne italo-americano, trascorre i giorni con la propria famiglia in una villa del diciassettesimo secolo, trascrivendo o componendo musica classica, leggendo e flirtando con la sua amica Marzia.


Elio vive un ottimo rapporto con il proprio padre, un eminente professore specializzato in cultura greco romana, e con sua madre, traduttrice di opere letterarie. I due, infatti offrono ad Elio la possibilità di formare un sofisticato spirito critico-artistico, il che rende Elio maturo e consapevole dal punto di vista etico e morale. Ma non dobbiamo dimenticare che il nostro protagonista è ancora non più di un giovane ragazzo che deve ancora confrontarsi con il vero amore, il quale presto si farà sentire!


Un giorno, Oliver, un affascinante ragazzo americano e anche dottorando presso i corsi universitari del padre di Elio, entra nella vita della famiglia e nella quotidianità del ragazzo, il che, poco per volta fa scoprire ad entrambi la potenza del vero amore. La cosa infatti segnerà per sempre le loro vite, lasciando bellissimi ricordi ad entrambi.


Recensione "Mr Robot"

Strana e complicata, alcuni aggettivi che descrivono Mr. Robot.


L’aggettivo “strana” (aggiungerei MOLTO STRANA) è totalmente attribuito per la figura singolare di Elliot Alderson (Rami Malek, Freddie Mercury nell’ultimo film sulla storia dei leggendari Queen) accompagnato da una trama della serie molto insolita, cambiamenti su cambiamenti della storia, si pensa addirittura che questi stravolgimenti siano puramente casuali e fine a sé stessi. Ma non è così, alla fine della lunga serie tutte queste storie vanno a formare un’unica figura, solo riflettendoci un po' si riescono a capire tutte le relazioni. Molte sono le tematiche di questa serie: realtà e irrealità, rapporto tra identità e consumo in una società capitalistica, pericoli della rete Internet (pedopornografia).


Elliot Anderson è una figura insolita, basta dire che è un hacker (pirata informatico) inquieto (almeno all’inizio) che passa il tempo a stalkerare la vita privata delle altre persone e lavora in una società di sicurezza informatica, inoltre è psicologicamente fragile, soffre di ansia, asocialità e di allucinazioni. La sua figura diventa ancora più stranger quando li viene affiancata un’altra figura bordeline: Mr Robot (non descrivo più di tanto Mr. Robot per evitare di fare spoiler).


Elliot decide di unirsi alla fsociety di Mr Robot insieme ad altri membri del suo pari, lo scopo di questo team è rivoluzionare il mondo attraverso un attacco hacker che renderebbe illeggibili i dati bancari delle persone, giusto per gettare il pianeta nel caos.


La trama principale della prima stagione si può concludere in queste poche righe. Le successive stagioni seguono un filo poco logico saltando da un universo parallelo ad un altro, con diversi salti temporali di più persone, colpi di scena all’ordine di puntata che complicano sempre di più la serie.


Capiterà più volte durante la visione della serie di essere molto confusi sull’evolversi degli eventi, è assolutamente normale, questo è il motivo del secondo aggettivo (complicata). Il consiglio che vi posso dare per seguire questa serie e di stare molto attenti alla singola storia e ai minimi particolari, potete anche prendervi appunti, magari riuscite a capire meglio.


Le successive stagioni, specialmente la seconda e la terza sono totalmente sfasate con la trama principale della prima, solo nell’ultima i pezzi vengono messi al loro posto, lasciando via via, guardando la serie, una lunga suspense mai vista prima, unica nel suo genere.


La serie è composta da quattro stagioni (10,12,10,13), ogni episodio dura in media tra i 40 e i 65 minuti.

Può essere vista sulle seguenti piattaforme: Infinity, Amazon Prime Video.

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