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Roverway 2018


La Path 44 a L'Aia!

“Roverway”… che parola bizzarra! Se la cercate su Google, Wikipedia vi dirà che è un evento scout internazionale rivolto a giovani scout di età compresa fra i 16 e 22 anni, finalizzato a promuovere la conoscenza tra giovani di diverse culture e tradizioni.

In realtà posso dirvi che è molto di più.

Ho avuto la fortuna di partecipare al Roverway che si è svolto in Olanda dal 22 Luglio al 2 Agosto e in questo articolo mi piacerebbe raccontarvi un po’ ciò che ho vissuto.

Sono partita con una Patrol composta da sardi e liguri. Il nostro nome era Faragon: l’unione fra “faro” e “aragon”, due elementi che accomunano le nostre regioni.

Il primo giorno siamo stati sulla spiaggia de L’Aja dove si è svolta la cerimonia di apertura, alla quale hanno preso parte personaggi autorevoli e la Roverband, ma in particolare sono rimasta colpita dal discorso di Frans Timmermans il primo Vice Presidente della Commissione Europea.


(Per ascoltare il discorso: https://www.facebook.com/roverway2018/videos/2129318477344233/).


Il giorno dopo è iniziato il “Campo mobile”. Alla mia patrol è stato assegnato il percorso numero 44 il quale aveva come tema principale la democrazia. Eravamo insieme a ragazzi isrealiani, portoghesi e spagnoli.


I primi 5 giorni sono stati fugaci ma pieni: abbiamo visitato la sede dei giovani democratici olandesi, che ci hanno insegnato come preparare una campagna e come scegliere il giusto slogan e la giusta immagine per la nostra organizzazione. Abbiamo visitato un po’Amsterdam, il museo Mauritshuis (situato a L’Aja), dove si trova il celebre dipinto “La ragazza con l’orecchino di perle” di Vermeer, abbiamo simulato una seduta in parlamento e soprattutto abbiamo fatto amicizia parlando a fondo. Sono state le nostre differenze ad unirci.


Gli altri 5 giorni si sono svolti nella base scout di Zeewolde: un tripudio di colori, nazionalità e lingue. Abbiamo svolto attività come andare in canoa nel lago, la sauna finlandese, yoga acrobatico, giochi sulla progressione personale e sfide di vario genere. È finito tutto troppo in fretta e credo non dimenticherò mai le persone con cui ho condiviso questo momento. Il Roverway è una grande sfida che inizia mesi prima del campo, esso infatti rappresenta soltanto il culmine di un lungo percorso personale.


Questi sono i punti che hanno guidato il nostro cammino verso Zeewolde: “I recognise myself , I am open to the others ,I can make a difference–I am involved in the world around me.”


Non so se ho superato a pieno la sfida, posso solo dire che ora "riconosco" un po’ di più me stessa, sono un po’ più aperta agli altri e so di poter fare la differenza (o almeno provarci) perché sono impegnata nel mondo che mi circonda.


Mari

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