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Umile chiacchierata letteraria

Aggiornamento: 3 apr 2020




Umile chiacchierata letteraria n.1

A cura del Clan/Fuoco “La Lanterna”


Titolo: Cose che nessuno sa Editore: Mondadori

Autore: Alessandro D’Avenia

Genere: Drammatico, avventura


In questi giorni un po’particolari in cui i muri delle nostre case sembrano confini, non c’è niente di meglio per evadere rispetto ad un buon libro. E oggi vorrei parlare specialmente con voi, guide ed esploratori, di un libro scritto da Alessandro d’Avenia dal titolo “Cose che nessuno sa”. Ero molto indecisa se consigliare questo libro o meno, poi ho deciso di farlo principalmente per i personaggi che in esso sono designati.

Alessandro d’Avenia è nato a Palermo, si è laureato in lettere greche e ora porta avanti tante interessanti attività che potete approfondire nel suo sito web (https://www.profduepuntozero.it/alessandro-davenia-biografia/).

D’Avenia ha pubblicato Cose che nessuno sa nel 2011. È un titolo piuttosto particolare, non pensate? Lo scrittore indaga cose che nessuno conosce, addentrandosi dolcemente in tutti i lati più nascosti della vita di un adolescente: le insicurezze, le paure, il futuro, il rapporto con i genitori, le prime esperienze d’amore. La protagonista del romanzo è Margherita, quattordicenne alle prese con un avvenimento che marchia la sua vita per sempre: l’abbandono del padre, del quale da meccanicamente notizia la segreteria telefonica. Ciò che rappresenta il più grande dolore per Margherita è anche ciò che le consente di avviarsi verso la strada della maturità. Attorno a Margherita si muovono varie figure, che accompagnano la nostra protagonista e ci fanno notare come la crescita non fa sparire i problemi, ma (forse) da solo nuovi strumenti per affrontarli. D’Avenia racconta come, nonostante il divario generazionale, le varie figure che abitano questo romanzo abbiano spesso domande, alle quali non c’è davvero una risposta perché sono cose che nessuno sa. Solo il tempo saprà lenire le ferite e levigare gli angoli spigolosi dei quesiti a cui disperatamente cerchiamo risposta.

Preziosa la figura del Professore di Margherita, figura nella quale probabilmente lo stesso scrittore si riflette. È un professore per scelta, non di ripiego, che nonostante tutte le difficoltà che la professione comporta, decide di insegnare agli altri la bellezza della letteratura. E lo fa con un entusiasmo tale da far immedesimare i suoi alunni nei personaggi che descrive. È un uomo che si disseta con i libri e da essi trae la sua forza, sembra quasi che la sua stessa vita si basi su versetti di poesie e grandi classici. Ciò nonostante anche lui dovrà fare i conti con la vita reale. Egli scopre che le parole, dentro le quali si era tanto rifugiato, non sono sufficienti a scrivere la storia con la sua amata: Stella. Stella lavora in una libreria e proprio la, nel Parnaso Ambulante, le parole de “La voce a te voluta” congiungono due anime che forse non sapevano di cercarsi. Le parole passano dall’essere un rifugio sicuro, agli strumenti con cui affrontare davvero la vita e vivere a pieno le emozioni prima scrutate dallo schermo di un libro.

Se il professore ha avuto qualche difficoltà ad uscire fuori dal suo fronte letterario per affrontare la vita, lo stesso non è per Margherita. Infatti è proprio durante un’ordinaria lezione di letteratura, che Margherita trova nella spiegazione del Professore la forza necessaria per prendere di petto la vita. Questa spiegazione raccontava di Telemaco, pronto a solcare i mari alla ricerca del padre Ulisse! Ebbene sì, ciò che infonde Margherita di forza vitale è l’Odissea! Un’opera dell’VIII a.C. secolo, di cui spesso sottovalutiamo la portata e che sentiamo distante, spinge la nostra Margherita ad intraprendere un’avventura piena di rischi e pericoli. Omero sapeva il fatto suo! Infatti, ancora a distanza di secoli possiamo ritrovarci nelle parole, nelle emozioni che animano i suoi personaggi. Il mondo potrà cambiare, ma non cambieranno mai le passioni che spingono l’azione degli esseri umani e ne determinano profondamente la vita.

Come andrà a finire la ricerca di Margherita? Chi la accompagnerà in questa avventura? Troverà il padre? Ci sono tante ombre e tanti quesiti che questa recensione non svela, lascio a voi il compito di scoprirle!

Per chiudere questa umile chiacchierata letteraria, vi riporto una delle mie frasi preferite tratte dal libro:

“Persino il mare sembra senza limiti, eppure canta solo quando li trova: infrangendosi sulla chiglia diventa schiuma; spezzandosi sugli scogli, vapore; sfinendosi sulle spiagge, risacca. La bellezza nasce dai limiti, sempre.”

Se qualcuno di voi lo ha letto, fatemi sapere cosa ne pensate. Se invece, ancora non avete affrontato questa lettura, vi invito caldamente a farlo. Sappiate che la nostra protagonista però non affronta da sola quest’avventura, ma in compagnia di un misterioso ragazzo di cui non voglio svelarvi nulla.


Spero che questa umile chiacchierata vi sia piaciuta A presto!


Mari

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